Area Studenti

1° ANNO

416

ORE DI FORMAZIONE

150

TEORIA

266

PRATICA

100

TIROCINIO

Denominazione Attività Formativa Tipologia Attività Fromativa Ore Programma Obiettivi
Colloquio clinico ed esame obiettivo Diagnostica clinica 10 Esposizione delle basi storiche e comparazione con la teoria di riferimento su:
Cos’è il colloquio clinico
La collocazione nel tempo e nello spazio
Le competenze dello psicoterapeuta
il colloquio clinico in psicodiagnosi
come si conduce il colloquio clinico.
fornire agli allievi la teoria della tecnica che guida il primo colloquio con il paziente correlazioni con la clinica;
individuare gli obiettivi principali di un primo colloquio
presentare le fasi che scandiscono il primo colloquio
raccordare il primo colloquio con la successiva fase psicodiagnostica e terapeutica
approfondire l’aspetto relazionale che caratterizza il primo colloquio
contesti di utilizzo
Colloquio clinico ed esame obiettivo Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 presentzione di  casi di colloquio clinico ed esame obiettivo; role playing con interpretazione del ruolo dello psicoterapeuta e del paziente far sperimentare all’allievo, attraverso l’immedesimazione, sia il ruolo di terapeuta che quello di paziente. L’Allievo potrà sperimentarsi presso la sede di tirocinio, sulla base di una metodologia precisa, che fornisce indicazioni sia sui dati clinici da reperire durante il colloquio, sia sulla modalità relazionale e comunicativa per ottenere tali dati.
Psicodiagnosi  adolescenti Diagnostica clinica 15 Le basi della psicologia dall’età evolutiva all’Adolescente: caratteristiche di personalità, come si muovono nel proprio ambiente, relazioni sociali, relazioni con la famiglia di origine e con la figura adulta.
Il rapporto con i genitori e la scuola
L’organizzazione del lavoro di psicodiagnosi e della cartella clinica:
raccolta dati;
organizzazione, riflessioni ed elaborazione degli stessi;
gestione della relazione con l’adolescente: la costruzione di un’alleanza di lavoroComprensione del sociale e dell’ambiente relazionale dell’adolescente
gestione e relazione con le figure di riferimento
stesura di un profilo psicodiagnostico e di funzionamento:
Funzionamento affettivo
Funzionamento relazionale
Funzionamento cognitivo
I contenuti del seminario mirano a far comprendere agli allievi le caratteristiche di base della psicologia del paziente dall’età evolutiva all’adolescente, come questi intervengono anche nel percorso psicoterapeutico e di cosa bisogna tener conto nello stilare un profilo psicodiagnostico.
Apprendimento delle modalità di comunicazione con e dell’adolescente per poter entrare in relazione con lui/lei in modo appropriato e riuscire a somministrare i test psicodiagnostici nonché creare un rapporto di fiducia per il successivo eventuale percorso psicoterapeutico. Gli allievi devono inoltre apprendere come collegare le conoscenze teoriche in merito a quest’età con gli aspetti psicodinamici del singolo soggetto e come queste caratteristiche influenzano la relazione con lo psicoterapeuta
Test diagnostici: Rorschach I livello Diagnostica clinica 15 Descrizione della teoria che sta alla base del Test, attraverso l’utilizzo delle tavole Rorschach; riferimenti alla teoria adleriana per condurre gli allievi ad acquisire una sufficiente capacità di interpretazione e correlazioni con la clinica;
Analisi dei possibili contesti di utilizzo.
In specifico, attraverso esercitazioni di protocolli come procedere rispetto ai seguenti punti:
• lettura delle risposte
•  dati normativi
•  stesura profilo
consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione qualitativa del test: descrizione delle tavole; significato simbolico; contesti di utilizzo – consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa del test: siglatura delle risposte indici numerici; banali ed IR (Indice di Realtà); TRI1 e TRI2 dati normativi choc fenomeni particolari – consentire agli allievi di apprendere come stilare un profilo secondo il funzionamento delle tre aree: funzionamento affettivo; funzionamento relazionale; funzionamento cognitivo.
Teoria e prassi della psicologia individuale I Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 20 Il pensiero di Alfred Adler è straordinariamente moderno. La sua psicologia raccoglie, infatti, i fermenti di trasformazione presenti nella cultura del suo tempo e li traduce in un’interpretazione della psiche e dei comportamenti umani decisamente innovativa.
La Psicologia individuale può essere definita una teoria dell’uomo ad orientamento olistico. teleologico e fenomenologico. Basi motivazionali dell’individuo sono i bisogni e i valori all’interno della relazionalità, qualità primaria della psiche.
Conoscere il pensiero di Adler.
Saper individuare la matrice storico- filosofica che permea la sua teoria.
Saper riconoscere i principali costrutti teorici, attraverso la loro definizione e formulazione
Test diagnostici: Carta e Matita Diagnostica clinica 10 • PREMESSE
• TAPPE DI EVOLUZIONE DELL’ESPRESSIONE GRAFICA
• SOMMINISTRAZIONE
• SIGNIFICATO DEI DISEGNI
• EVOLUZIONE DELLA FIGURA UMANA
• INTERPRETAZIONE (ANALISI DELL’ATTEGGIAMENTO, GRAFICA, FORMALE E DEI CONTENUTI)
• INTERPRETAZIONE (ANALISI DELL’ATTEGGIAMENTO, GRAFICA, FORMALE E DEI CONTENUTI)
• COMMENTI MATERIALE AUDIOVISIVO
Conoscere le tappe di evoluzione dell’espressione grafica infantile  e le regole di somministrazione ed interpretazione dei tests carta e matita per stabilire se il bambino è in linea con la sua età cronologica.
Test diagnostici: Carta e  Matita, casi clinici Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva con somministazione del test carta e matita. Presentazione del materiale (disegni); lettura e interpretazione dei disegni. Inserimento nel contesto familiare, sociale e culturale del bambino. Saper interpretare il disegno di un bambino inserendolo nel contesto del bambino stesso e interpretarlo alla luce delle ulteriori informazioni.
Gruppi di formazione permanente in psicoterapia per l’età evolutiva I livello Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Attraverso la presentazione di casi clinici si approfondiscono le tematiche inerenti:
il mondo interno del bambino -area cognitiva, emotiva e relazionale- all’interno del contesto relazionale famigliare ed allargato, nella dimensione storica e progettuale.
Gli aspetti relazionali all’interno del setting terapeutico.
Le tecniche di intervento (gioco, disegno, attività psicomotoria),
le tecniche espressive specifiche (canto, teatro, ecc.)
il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi.
il progetto terapeutico
Si privilegia la dimensione esperienziale sul piano relazionale e tecnico attraverso momenti di vissuto e sperimentazione attiva in diverse situazioni all’interno del gruppo (comunicazione con oggetti mediatori, gioco ecc.)  Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori
Gruppo di formazione permanente in psicoterapia per l’età adulta Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Presentazione agli allievi di costrutti di base dell’impianto teorico adleriano per la delineazione di un modello di psicologia e psicoterapia dell’età evolutiva. • Delineare una teoria dello sviluppo della mente che integri i costrutti adleriani di base con altre teorie psicodinamiche e studi neuroscientifici. • Percorse le tappe evolutive delineando caratteristiche, funzionamento e apprendimenti tipici delle diverse età.
Attraverso il caso clinico, di volta in volta presentato, si analizza:
La relazione con il bambino e con i genitori
Il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale
Il gioco simbolico e l’immaginario nella psicoterapia infantile
L’interpretazione
Il transfert e il controtransfert
il mondo del bambino (area emotiva/affettiva- area relazionale- area oggettiva)
il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
la relazione con il paziente in età evolutiva.
Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori ecc..
Dal caso clinico presentato si passa poi all’analisi del “disturbo”.
Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi.
Messa a punto di un progetto terapeutico
Al termine degli incontri è previsto uno spazio per il racconto dei vissuti degli specializzandi nella sperimentazione pratica, il confronto e la discussione.
Test diagnostici: le scale di intelligenza Diagnostica clinica 10 Il programma del Seminario prevede l’esame delle caratteristiche della scala di intelligenza per l’età evolutiva, con particolare attenzione ai profondi e significativi cambiamenti della versione più recente. Saranno esaminate le differenze sostanziali tra la scala WISC –R e la nuova scala, i subtest eliminati, quelli aggiunti e quelli resi supplementari nel computo del QI. Verranno illustrate le modalità di somministrazione, di scoring e di stesura del profilo cognitivo finale. A partire da un’esemplificazione clinica, si darà una lettura dei risultati esemplificandone l’utilizzo nella pratica. Gli obiettivi del Seminario mirano consentire agli allievi di apprendere le basi storiche del test e le sue origini; far comprendere le sostanziali differenze delle nuove versioni della scala; consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa del test: descrizione del materiale di somministrazione; scoring dei punteggi e loro interpretazione; correlazioni con la clinica; contesti di utilizzo; dati normativi; casi clinici. E, infine, consentire agli allievi  di apprendere  come  stilare un profilo cognitivo.
Test diagnostici: supervisione casi clinici con Scale di intelligenza Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 presentazione di casi clinici completi dei test effettuati durante il percorso. Supervisione sull’elaborazione dei dati emersi dai test intellettivi “Scale di Intelligenza” . Confronto all’interno del gruppo classe sui dati emersi. All’apprendimento cognitivo delle caratteristiche della scala di intelligenza, dei metodi di somministrazione e scoring, va favorita la maturazione della capacità di collegare tali dati e indici per la stesura di un profilo cognitivo, che tenga conto anche dell’utilità di tali informazioni nella pratica clinica con il paziente.
Psicologia generale Psicologia generale 10 Il programma prevede la presentazione delle funzioni psichiche studiate dalla Psicologia Generale nel percorso evolutivo della strutturazione della personalità.
Saranno esaminate le deviazioni dalla normalità delle singole funzioni psichiche e la relazione con i quadri psicopatologici.
Gli obiettivi formativi riguardano:
Lo sviluppo delle conoscenze relative all’armonico funzionamento della personalità, connesso con l’adeguata armonia di tutte le funzioni psichiche,
La capacità di identificare nei quadri psicopatologici il grado di compromissione delle funzioni psichiche e il possibile miglioramento conseguente a un intervento psicoterapeutico
Fondamenti della psicoterapia psicodinamica Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 10 Presentazione dei presupposti che fondano e distinguono una terapia psicodinamica da altre teorie di riferimento. La tematica dell’inconscio e la sua differrenziazione all’interno delle psicoterapie psicodinamiche (Freud, Jung, Adler).
Tecniche terapeutiche specifiche della teoria psicodinamica (interpretazione dei sogni, libere associazioni, transfert e controtransfert, ecc)
Conoscenza, elaborazione critica e messa in pratica dei concetti espressi. Saper distinguere tra i diversi indirizzi psicodinamici. Acquisire le basi di una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico.
Teoria delle personalità I livello Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 10 Excursus storico delle varie Teorie della personalità e confronto. Approfondimento della teoria di indirizzo individual psicologico proprio della Scuola dall’esordio al contemporaneo. Conoscenza della storia psicologica delle diverse teorie della personalità e capacità critica di elaborazione delle differenze e delle convergenze dei vari pensieri.
Psicologia individuale ed età evolutiva Psicologia dello sviluppo 10 • Presentarazione agli allievi dei costrutti di base dell’impianto teorico adleriano su cui costruire un modello di psicologia e psicoterapia dell’età evolutiva.
• Delineare una teoria dello sviluppo della mente che integri i costrutti adleriani di base con altre teorie psicodinamiche e studi neuroscientifici.
• Presentazione delle tappe evolutive delineandone le caratteristiche, il funzionamento e gli apprendimenti tipici delle diverse età.
• Approfondire conoscenze relative all’immaginario infantile e al gioco, come strumenti di conoscenza e lavoro con i bambini.
• Fornire agli allievi elementi teorici di base utili per formulare un corretto intervento diagnostico che tenga conto delle caratteristiche di funzionamento di un soggetto in età evolutiva.
• Saper  differenziare le diverse tipologie di diagnosi.
• saper Individuare gli elementi fondamentali del setting.
• Percorrere le tappe di un percorso di psicodiagnosi infantile.
• Condividere e sperimentare tecniche di colloquio, di osservazione e raccolta dati.
• Fornire strumenti di elaborazione dei dati e di formulazione del profilo psicodiagnostico.
• Riflettere su modalità e strumenti di restituzione
Psicologia individuale ed età evolutiva: casi clinici Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva. Elaborazione critica dei dati.Supervisione e confronto sui dati emersi. Favorire la capacità di coniugare la teoria con la prassi operativa; sensibilizzare alla rielaborazione dei concetti appresi; sensibilizzare al confronto ed alla collaborazione con altri colleghi.
Gruppi di studio e approfondimento test Rorschach Attività formativa pratica – Esercitazioni 12 Siglatura del protocollo Rorschach – Riassunto numerico – Analisi e rielaborazione dei dati – Integrazione dei dati raccolti nel protocollo con i dati emersi dall’anamnesi Favorire un migliore apprendimento e interiorizzazione delle tematiche proposte mediante attività di esercitazione e di studio guidato. Favorire le capacità di cooperative learning tra gli allievi, al fine di promuovere le loro potenzialità di crescita autonoma sia per quel che riguarda i contenuti specifici proposti ma anche per quel che riguarda le competenze trasversali sollecitate dall’esperienza. Saper analizzare e rielaborare i dati, saper siglare i protocolli, saper analizzare quantitativamente e qualitativamente i test saper somministrare i test
Gruppi di studio e approfondimento test Carta e Matita Attività formativa pratica – Esercitazioni 12 Esercitazioni pratiche su: Il disegno infantile nelle diverse età – Il disegno infantile nelle diverse patologie – Analisi strutturale dei test carta e matita – Analisi formale dei test carta e matita – Analisi dei contenuti nei test carta e matita Saper analizzare e rielaborare i dati, saper siglare i protocolli, saper analizzare quantitativamente e qualitativamente i test, saper somministrare i test
Gruppi di studio e approfondimento test Scale di Intelligenza Attività formativa pratica – Esercitazioni 12 Esercitazioni pratiche sui test di intelligenza. Elaborazione e rielaborazione dei test, Analisi dei dati ed integrazione con altri dati a disposizione saper somministrare il test, saperlo leggere e saper elaborare i dati emersi integrandoli nell’anamnesi del paziente. Sapere quale test è più utile somministrare.
Supervisioni individuali Supervisione – Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta 5 L’allievo deve poter apprendere le metodologie testistiche finalizzate alla stesura del profilo psicodiagnostico dell’individuo, redigere un progetto terapeutico e avere i rudimenti della psicoterapia, che potrà affinare con l’esperienza. Durante la supervisione individuale viene preso in considerazione il vissuto dell’allievo rispetto sia al programma formativo sia alla sua esperienza nella sede di tirocinio sia anche il suo vissuto rispetto al gruppo classe e a quello personale. il rapporto che si instaura tra l’allievo ed il tutor, proprio per il carattere di supervisione individuale permette una  maggiore attenzione al vissuto dell’allievo sia nell’immediato che come futuro psicoterapeuta ed anche di poter rispondere in modo  mirato alle  necessità formative e professionalizzanti specifiche dell’allievo stesso.
Trattamento analitico delle nevrosi I Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 30 Basi storiche ed evolutive delle nevrosi e delle psicopatologie.
Definizioni, differenze e analogie tra disturbi e disagi.
Differenziazioni di strumentazioni tecniche nel trattamento. Presentazione di casi clinici, simulazioni e role playing.
Confronto con altre teorie psicologiche
Conoscenza approfondita delle caratteristiche relativa allo sviluppo del pensiero psicologico con riferimento alla conoscenza del contesto storico sociale, economico come presupposto dello sviluppo e delle modifiche sia delle patologie sia delle strumentazioni per affrontarle.
Colloquio clinico ed esame obiettivo Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 20 Presentazione di dati e di ricerche effettuate in campo psicologico che richiedono una valutazione critica ed adeguate strumentazioni per quanto attiene le nuove patologie e situazioni generalizzate di malessere psicologico (Hikikomori, attacchi d’ansia, disturbi ossessivi compulsivi etc) Sensibilizzare la capacità del futuro psicoterapeuta a saper cogliere i cambiamenti culturali e sociali che portano alla nascita di nuove patologie, sensibilizzazione all’attenzione critica sul contesto sociale.
Supervisioni Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 20 Gli allievi portano i casi su cui lavorano in sede di tirocinio e possono riguardare pazienti in età evolutiva, adolescenza e adulti. Dopo la presentazione del caso si passa al confronto ed alla discussione in gruppo. F1 Gli obiettivi formativi sono variegati e trasversali: sensibilizzazione della capacità critica, di elaborazione e rielaborazione, capacità di mettersi in discussione, capacità di confronto e di collaborazione in equipe. Riconoscimento delle proprie capacità e dei propri limiti
Supervisioni Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche 20 F2 nel primo periodo del primo anno di corso i casi da supervisionare vengono preparati dai docenti, in quanto gli allievi non hanno ancora avuto modo di presentarne. Tra le tematiche trattate al primo anno: accoglimento del paziente, Individuazione della motivazione; raccolta della storia di vita. Vengono poi presentati casi clinici inerenti le tematiche affrontate durante i seminari. Affinare le capacità organizzative e di collaborazione, approfondimento di tematiche specifiche o apprendimento di metodologie pratiche. Stimolare la lettura critica del caso presentato
Supervisioni Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 30 Gli allievi preparano i casi che desiderano vengano trattati durante la supervisione e vengono organizzati role playing che coinvolgono direttamente gli allievi –a turno- nel ruolo di psicoterapeuta, di paziente, di figure importanti per il paziente stesso (es. genitori se si tratta di paziente in età evolutiva; di insegnate o marito/moglie etc) Questa metodologia punta alla messa in gioco degli allievi nel provare a identificare le caratteristiche del paziente portato in supervisione e quali difficoltà ogni allievo avrebbe incontrato nel trattare tale caso. Aiuta inoltre a capire maggiormernte lo stato d’animo di un paziente. Affina la capacità di osservazione e di comprensione.
Test diagnostici: supervisione casi clinici con Test Rorschach Attività formativa pratica – Esercitazioni 15 vengono presentati casi clinici corredati del test Rorschach che gli allievi dovranno elaborare. Supervisione dei dati emersi dall’analisi dei test. Discussione e confronto in gruppo. Il test per essere compreso prevede molta pratica. L’obiettivo è quello di permettere all’alievo di sperimentarsi sotto la supervisione di uno psicoterapeuta esperto e di poter confrontarsi anche nel gruppo.
Unità biopsichica: lo sviluppo della mente nelle prime relazioni affettive Psicologia dello sviluppo 10 Brevi cenni ai concetti di Adler e la teoria dell’attaccamento, Bolwing, Winnicot e in particolare i profili psicologici delle madri che traccia A. Adler.
Importanza della relazione con i caregiver per il corretto sviluppo intellettivo ed emotivo del bambino. Si pone l’accento sull’integrazione bio-psico-sociale e sugli ultimi sviluppi delle teorie ad esso relative. Vengono illustrate le possibili conseguenze sullo sviluppo evolutivo in mancanza di corrette relazioni e interrelazioni.
saper conoscere le tappe dello sviluppo fisico e mentale di un bambino, cogliere l’armonia dello sviluppo ed i disagi psicologici che possono intervenire bloccando lo sviluppo o deviandolo. Saper trovare le radici del presente nel passato.
Lo sviluppo della mente nelle prime relazioni affettive: casi clinici, esercitazioni pratiche Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva. Coinvolgimento diretto degli allievi in simulazioni di gioco. approfondimento dei vari profili psicologici e messa in relazione con i relativi disturbi; messa in gioco diretta dell’allievo sia nell’elaborazione che nella rielaborazione dei dati presentati che nell’esperienza di gioco;
Fondamenti di psicoanalisi e psicologia individuale Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici 20 Viene rivisatata l’excursus teorico con presenza di momenti pratici dello sviluppo psicoanalitico a partire dalla teorie delle pulsioni (Freud) alle più recenti teorie pscoanalitiche. ripercorrere e sviluppare  le conoscenze acuisite durante il corso di laure, stimolando riflessioni e soprattutto la possibilità di visualizzare la messa in pratica di tali teorie di tali trattamento. Particolare attenzione alla teoria di riferimento individual psicologica, studiandone i presupposti che sono alla sua base e analogie e differenziazioni rispetto a quella freudiana.

2° ANNO

390

ORE DI FORMAZIONE

115

TEORIA

275

PRATICA

150

TIROCINIO

Denominazione Attività Formativa Tipologia Attività Fromativa Ore Programma Obiettivi
Trattamento analitico delle nevrosi II Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 30 Approfondimento delle tematiche trattate nel primo anno
Il conflitto, il disagio, il disturbo, le psicopatologie.
Lo psicoterapeuta individual-psicologico nella prassi operativa con il paziente.
Strumentazioni per lavorare in rete nel trattamento dei casi (psichiatri, neurologi)
Conoscenza approfondita delle differenziazioni per quanto attiene il disagio e le patologie. Sensibilizzazione all’utilità del lavoro in rete per il benessere psicologico del cliente conoscenza quindi delle diverse professionalità psicologiche e mediche con le quali è necessario collaborare.
La ricerca in psicoterapia Psicologia generale 10 Alla luce delle più recenti ricerche e meta-analisi e review sull’argomento, nel corso della lezione si cerca di problematicizzare come e se sia possibile affidarsi alle Terapie evidence based, come queste si differenzino dalle pratiche supportate empiricamente mettendo in evidenza le criticità e le debolezze degli esperimenti randomizzati e controllati condotti in ambito psicoterapeutico. L’occasione di esplorare diverse pubblicazioni scientifiche internazionali sull’argomento mi consente di fornire agli allievi criteri utili all’individuazione di quegli indicatori che possono essere utilizzati da ciascuno psicoterapeuta per analizzare e valutare l’andamento delle sedute psicoterapiche con i propri pazienti. Esplorare se e in che misura sia possibile quantificare l’efficacia della psicoterapia e utilizzare i dati presenti in letteratura per sviluppare competenze teoriche e pragmatiche che consentano ad ogni singolo psicoterapeuta di valutare e dare senso al lavoro che fa in seduta (dall’articolo: Outcome Research, Theory, and Evaluation of Psychotherapy in Praxis; di  Hava Mendelberg, 2017). Avviare tale processo di apprendimento può far si che lo psicoterapeuta non si senta unico depositario delle conoscenze del proprio paziente e del percorso messo in atto con lui/lei in un’ottica unicamente interpretativa ma abbia strumenti di decodifica di cosa avviene all’interno della seduta affinando la capacità di ricondurre le singole sedute a categorie concettuali e analisi olistiche relative alle azioni del terapeuta, alle modalità di gestione dello spazio psicoterapeutico del paziente, ed alla qualità della relazione terapeutica diadica ( o di gruppo) , al fine di rendere espliciti i fattori in base ai quali la terapia funziona, renderli comunicabili e condivisibili nel gruppo di supervisione e soprattutto per renderli consapevoli al fine di migliorare e progredire nel corso della propria pratica professionale.
Psicologia individuale II: stile di vita e prevenzione in età evolutiva Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 15 Ripresa dei concetti cardini della Psicologia Individuale Comparata di A. Adler, (programma primo anno) integrazione con i concetti di finzioni, di controatteggiamento, di evoluzione psicologica del bambino/adolescente.  Individuazione degli strumenti di prevenzione da utilizzare nei diversi contesti/casi Portare gli allievi del 2° anno a interrogarsi sulla teoria di riferimento e sulle dinamiche psicologiche dell’età evolutiva.  Capire quali strumenti di prevenzione sono utilizzabili, in base all’età, al luogo di intervento ed al disturbo del paziente. Maggiore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche psicologiche dell’età evolutiva a seconda dell’età dei soggetti
Il contratto terapeutico: regole e deontologia Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 il seminario ha lo scopo di spiegare il significato del “Contratto Terapeutico” come strumento per definire un patto con il paziente/cliente tenendo conto dei vincoli deontologici e giuridici relativi.  Analisi della particolarità della stesura di un contratto terapeutico nei casi in cui il paziente destinatario dell’intervento terapeutico non è anche il committente, come nei casi di pazienti di minore età o tutelati. spiegare le condizioni che consentono, vincolano e/o impediscono la stesura e la firma del “contratto terapeutico”. Acquisiszione delle competenze per individuare le condizioni in cui viene definito il contratto terapeutico senza infrangere le norme del Codice Deontologico degli psicologi e le norme del Codice Civile
Il profilo diagnostico in età evolutiva Diagnostica clinica 10 • Fornire agli allievi elementi teorici di base utili per formulare un corretto intervento diagnostico che tenga conto delle caratteristiche di funzionamento di un soggetto in età evolutiva.
• Differenziare le diverse tipologie di diagnosi.
• Individuare gli elementi fondamentali del setting.
• Percorrere le tappe di un percorso di psicodiagnosi infantile.
• Condividere e sperimentare tecniche di colloquio, di osservazione e raccolta dati
• Fornire strumenti di elaborazione dei dati e di formulazione del profilo psicodiagnostico.
• Riflettere su modalità e strumenti di restituzione
Il profilo diagnostico in età evolutiva: esercitazione pratica su casi clinici Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 partendo dalla presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva si procederà con la stesura di un profilo diagnostico. tramite l’esercitazione pratica l’allievo può sperimentare le sue capacità, conoscere i limiti, sensibilizzare la capacità di elaborazione critica con il confronto con altri psicoterapeuti.
Test diagnostici: il C.A.T. Diagnostica clinica 10 Il programma del Seminario prevede una parte introduttiva volta a comprendere la specificità e la portata dei test proiettivi nella teoria psicodinamica.
Successivamente saranno proposte con modalità esperienziale le tavole del C.A.T. per poi dedicare uno spazio centrale alla teoria sia del test, sia attraverso i riferimenti di sviluppo secondo gli autori classici (M. Mahler, Piaget, E. Eriksson, S. Freud).
La teoria del test avrà come autori di riferimento Bellak e Rapaport.Le competenze dello psicoterapeuta
il colloquio clinico in psicodiagnosi
come si conduce il colloquio clinico.
• Riconoscere gli aspetti psicologi che la narrazione mette in campo
• Saper somministrare il test C.A.T.
• Arricchire le competenze di base necessarie a una prima interpretazione diagnostica del test
• Sperimentare il confronto in gruppo come momento per delineare un profilo di funzionamento psicologico di un caso proposto dal docente
Rorschach II livello Diagnostica clinica 15 presentazione del materiale testistico con somministrazione dello stesso;
Descrizione della teoria che sta alla base del Test, attraverso l’utilizzo delle tavole Rorschach; riferimenti alla teoria adleriana per condurre gli allievi ad acquisire una sufficiente capacità di interpretazione e correlazioni con la clinica;
Analisi dei possibili contesti di utilizzo.
In specifico, attraverso esercitazioni di protocolli come procedere rispetto ai seguenti punti:
• lettura delle risposte
•  dati normativi
•  stesura profilo
consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione qualitativa del test: descrizione delle tavole; significato simbolico; contesti di utilizzo – consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa del test: siglatura delle risposte indici numerici; banali ed IR (Indice di Realtà); TRI1 e TRI2 dati normativi choc fenomeni particolari – consentire agli allievi di apprendere come stilare un profilo secondo il funzionamento delle tre aree: funzionamento affettivo; funzionamento relazionale; funzionamento cognitivo.
Il contratto terapeutico: esercitazioni pratiche, casi clinici Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 case history di caso deontologico in forma di breve segnalazione. Ai partecipanti, viene descritto il caso, viene descritta la procedura deontologica, e viene dato loro il mandato di definire se vi è o no una qualche infrazione nella prassi professionale descritta. I piccoli gruppi dovranno quindi elaborare una decisione motivata, correlata ad eventuali articoli del codice. Conoscenza, a partire da alcune prassi professionali, delle applicazioni concrete del codice deontologico
Conoscenza, basata su dati, delle più frequenti infrazioni del codice
Rorschach II livello: casi clinici e esercitazioni pratiche Attività formativa pratica – Esercitazioni 15 Presentazione di casi clinici con relativi test rorschach. Elaborazione e rielaborazione dei dati. Stesura di un profilo. Confronto. acuisizione della capacità di elaborare il test, stendere un profilo psicologico. Saper effettuare una valutazione qualitativa e quantitativa del test. Saper quando utilizzare il test di Rorschach
Teorie della personalità II Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 10 Esame delle principali teorie psicodinamiche (psicologia analitica junghiana e psicoanalisi freudiana) e raffronto con i capisaldi della psicologia individuale. Conoscenza delle epistemologie e assetti teorici delle principali psicologie dinamiche e capacità di utilizzre i concetti sinergici con la psicologia individuale.
Test diagnostici: il Wartegg Diagnostica clinica 10 Presentazione del materiale testistico con somministrazione dello stesso;
Riferimenti teorici che stanno alla base del Test, attraverso l’utilizzo del manuale “B. Torazza”, inquadrati nella teoria psicanalitica, delle relazioni oggettuali e junghiana.
Per condurre gli allievi ad acquisire una sufficiente capacità di interpretazione e correlazioni con la clinica adleriana, specifica della loro formazione, si individuano i correlati tra il test e i capisaldi della stessa;
Analisi dei contesti di utilizzo.
consentire agli allievi di apprendere le basi storiche del test e le sue origini;
consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa del test:
•   descrizione del materiale di somministrazione;
•   Interpretazione e correlazioni con la clinica;
•   contesti di utilizzo
•    siglatura delle risposte
•    indici numerici;
•    dati normativi
test diagnostici: casi clinici ed elaborazione Wartegg Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Presentazione di protocolli per esercitazioni pratiche di esercitazione:
lettura delle risposte, dati normativi: analisi grafica, analisi delle qualità, realizzazioni e analisi della successione
Stesura profilo in base alle aree di personalità
impostare la stesura del profilo finale, sia rispetto alle singole aree di funzionamento, che dell’organizzazione globale della personalità
Strumenti diagnostici: il T.A.T. Diagnostica clinica 10 Presentazione e  descrizione delle tavole:
•   significato simbolico;
•   contesti di utilizzo; •    siglatura delle risposte
• Individuare i cliché
• Individuare i meccanismi di difesa
•       choc
•    fenomeni particolari
fornire agli allievi le linee essenziali del contesto storico e teorico in cui nasce il TAT;
presentare brevemente la teoria di Murray;
fornire le conoscenze di base per la somministrazione del test TAT;
presentare la teoria di Rapaport in riferimento alla elaborazione del TAT;
fornire le conoscenze degli indicatori utili per effettuare una psicodiagnosi differenziale con il TAT in relazione alla struttura di personalità
strumenti diagnostici: casi clinici ed elaborazioni sul T.A.T. Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Esercitazioni pratiche su protocolli di casi clinici. Saper stilare un profilo secondo il funzionamento delle tre aree:
•     funzionamento affettivo;
•     funzionamento relazionale;
•     funzionamento cognitivo.
La psicologia in ambito forense Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Il Seminario verterà sui seguenti temi:
• Il risk assessment come paradigma per operare in ambito psicocriminologico
• Che cosa sono il Risk Assessment e il Risk Management in ambito criminale
• Carriere criminali e pattern antisociali
• Modello medico e modello psicocriminologico
• Cenni alla predizione in ambito psicocriminologico
• Il contesto giuridico: il doppio binario, la funzione della perizia e delle consulenze tecniche
• La clinica degli autori di reato
• Psicosi e violenza
• Un approccio alla devianza e alla violenza: la razionalità limitata
• Alcuni argomenti controversi: il diniego nei sex offenders, la non trattabilità della psicopatia
Più di trenta milioni di persone vengono ogni anno, nel mondo, rimesse in libertà dal carcere e una parte è costituita da individui ad alto rischio di ricaduta criminale e violenta. Disporre di metodi e professionalità in grado di comprendere, valutare e intervenire su questa realtà è un’esigenza imprescindibile.
Lo psicologo clinico e lo psicoterapeuta, in ambito giuridico, e in particolare psicocriminologico e psicoforense, non è solo chiamato a contribuire con le proprie conoscenze teoriche ed applicative, ma è anche tenuto a offrire un intervento di tipo culturale che allarghi in questo campo la prospettiva strettamente sanitaria e medica, per certi versi oggi dominante.
la psicologia in ambito forense: presentazione casi clinici Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche 10 presentazione di casi clinici che sono stati messi agli atti durante processi civili e penali. Discussione e confronto. Condivisione di modalità attraverso cui la psicologia clinica possa svolgere un ruolo di rilievo nella pianificazione dei percorsi di intervento a favore dei condannati al di là del coinvolgimento su specifici e limitati bisogni di questa tipologia di utenza.
Approfondimento ed aggiornamento continuo alla professione Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 10 Presentazione di dati e di ricerche effettuate in campo psicologico che richiedono una valutazione critica ed adeguate strumentazioni per quanto attiene le nuove patologie e situazioni generalizzate di malessere psicologico (Hikikomori, attacchi d’ansia, disturbi ossessivi compulsivi etc) Aggiornamento professionale sia per quanto riguarda le teorie psicologiche attuali che per gli strumenti utili per la prassi operativa dello psicoterapeuta.
Supervisione Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 30 Lavori in gruppo relativo alla discussione di un caso clinico con particolare attenzione dell’esposizione orale aiutare l’allievo a incrementare la capacità di organizzazione del materiale clinico relativo ai casi di tirocinio con particolare attenzione ai collegamenti con la teoria di riferimento  e con la parte diagnostica e testistica
Supervisione Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche 20 Lavoro in gruppo relativo alla discussione di un caso clinico con particolare attenzione all’esposizione orale del materiale raccolto relativo al paziente ed all’organizzazione clinica dello stesso aiutare gli allievi a incrementare l’attenzione fluttuante durante le sedute che mettono in atto nel tirocinio, con particolare attenzione a cogliere le dinamiche di svolgimento delle stesse e le tematiche che vengono a galla e non sono necessariamente subito affrontate
Supervisione Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 30 utilizzo di sedute terapeutiche riportate per iscritto in toto, cercando di cogliere quanto più possibile delle dinamiche di svolgimento delle stesse Utilizzo della simulazione per aiutare gli allievi a immedesimarsi nel caso clinico “come se” fossero in presenza del paziente per poter osservare le dinamiche transferali e controtransferali che ognuno porta in campo nella relazione terapeutica e le difficoltà e gli ostacoli ad essa connessi
Supervisione Supervisione – Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta 5 Messa in gioco dell’allievo nell’interpretare in simulata un caso clinico affrontato in sede di tirocinio si affrontano in gruppo i vissuti relativi alla relazione terapeuta-paziente, con particolare riferimento a quelle situazioni che mettono in gioco emotivamente il terapeuta nei casi di più complicata gestione
Gruppi di approfondimento test Attività formativa pratica – Esercitazioni 40 Esecitazioni pratiche sui protocolli testistici. Raccolta ed elaborazione dati, rielaborazione, stesura profilo, stesura di progetti terapeutici ecc. Conoscenza approfondita dell’utilizzo dei test diagnostici, strumenti operativi per la pratica clinica.
gruppi di formazione permanente in psicoterapia età evolutiva Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Presentazione agli allievi di costrutti di base dell’impianto teorico adleriano per la delineazione di un modello di psicologia e psicoterapia dell’età evolutiva. • Delineare una teoria dello sviluppo della mente che integri i costrutti adleriani di base con altre teorie psicodinamiche e studi neuroscientifici. • Percorse le tappe evolutive delineando caratteristiche, funzionamento e apprendimenti tipici delle diverse età.
Attraverso il caso clinico, di volta in volta presentato, si analizza:
La relazione con il bambino e con i genitori
Il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale
Il gioco simbolico e l’immaginario nella psicoterapia infantile
L’interpretazione
Il transfert e il controtransfert
il mondo del bambino (area emotiva/affettiva- area relazionale- area oggettiva)
il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
la relazione con il paziente in età evolutiva.
Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori ecc..
gruppi di formazione permanente in psicoterapia età adulta Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Attraverso il caso clinico, di volta in volta presentato, si analizza:
La relazione con il bambino e con i genitori
Il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale
Il gioco simbolico e l’immaginario nella psicoterapia infantile
L’interpretazione
Il transfert e il controtransfert
il mondo del bambino (area emotiva/affettiva- area relazionale- area oggettiva)
il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
la relazione con il paziente in età evolutiva.
tramite l’esercitazione pratica l’allievo può sperimentare le sue capacità, conoscere i limiti, sensibilizzare la capacità di elaborazione critica con il confronto con altri psicoterapeuti.
Corpo e mente in psicoterapia evolutiva Psicologia dello sviluppo 10 Ambiente psicologico e ambiente fisico Lo stile di vita, concetto cardine della Psicologia Individuale La componente organica Le costellazioni famigliari La strutturazione dello stile di vita Ambiente e stile di vita L’unicità dell’individuo
Sintesi
Si forniranno agli allievi le conoscenze base su:
Ambiente psicologico e ambiente fisico
Lo stile di vita, concetto cardine della Psicologia Individuale
La componente organica
Le costellazioni famigliari
La strutturazione dello stile di vita
Ambiente e stile di vita
L’unicità dell’individuo
Ambiente psicologico e ambiente fisico Lo stile di vita, concetto cardine della Psicologia Individuale La componente organica Le costellazioni famigliari La strutturazione dello stile di vita Ambiente e stile di vita L’unicità dell’individuo
Sintesi
Si forniranno agli allievi le conoscenze base su:
Ambiente psicologico e ambiente fisico
Lo stile di vita, concetto cardine della Psicologia Individuale
La componente organica
Le costellazioni famigliari
La strutturazione dello stile di vita
Ambiente e stile di vita
L’unicità dell’individuo

3° ANNO

390

ORE DI FORMAZIONE

110

TEORIA

280

PRATICA

150

TIROCINIO

Denominazione Attività Formativa Tipologia Attività Fromativa Ore Programma Obiettivi
Teorie della personalità III Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche 10 Esposizione dei principi fondamentali delle teorie psicologiche di riferimento. Confronto con gli allievi su detti principi teorici e collegamento con altre teorie di riferimento sia quelle psicodinamiche che altre.
Presentazione di casi clinici portati dai docenti e confronto con gli allievi. L’obiettivo, oltre alla conoscenza teorica.
Ripresa e approfondimento dei concetti già affrontati. Approfondimento specifico della personalità nevrotica e psicopatologica.
Oltre alla conoscenza delle varie teorie della personalità, si vuole favorire una dinamica di gruppo che aiuti gli allievi a sentirsi partecipi del processo formativo individuale e di gruppo; aiutarli alla cooperazione e all’attenzione all’altro; è fornire gli strumenti per saper riconoscere le differenze sia a livello teorico che nella prassi terapeutica tra disagio e patologia.
Particolare attenzione si pone sui nuovi disagi e patologie.
Il progetto terapeutico Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 15 linee guida della struttura del progetto terapeutico: aree problematiche sintesi diagnostica definizione degli obiettivi e sotto obiettivi dell’intervento terapeutico descrizione delle azioni e del metodo di lavoro definizione del sistema di valutazione  Capacità di esaminare il percorso terapeutico con un paziente nella prima fase della terapia in relazione al progetto iniziale 2. Capacità di individuare le finzioni attorno a cui lavorare nella parte centrale della terapia 3. Capacità di riformulare il progetto terapeutico sulla base dell’evoluzione della relazione. Apprendimenti attesi Gli allievi dovranno consolidare l’atteggiamento progettuale verso la terapia e acquisire la necessaria flessibilità ad effettuare adeguamenti con il procedere della terapia
Neuropsicofarmacologia Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Il corso si propone di fornire le nozioni di base della psicofarmacologia indispensabili per un terapeuta ai fini di una cooperazione e di un lavoro a rete tra psicoterapeuta e psichiatra nei casi in cui vengano trattati pazienti che richiedano l’intervento non solo psicoterapico ma anche farmacologico. Sono forniti:
cenni storici
definizioni dei principali gruppi di farmaci
cos’è la psicofarmacologia
i farmaci psicotropi
gli effetti dei farmaci
antidepressivi; antipsicotici, equilibranti dell’umore
opzioni terapeutiche
Conoscenza delle differenze tra i principali gruppi di farmaci e dei loro possibili effetti sul paziente.
Psicoterapia e neuroscienze Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 La lezione tratterà le implicazioni tra neuropsicologie e psicoterapia con riferimento a casi clinici in cui le due tipologie di intervento si integrano in modo pragmatico coinvolgendo diverse figure professionali. l’obiettivo auspicabile della lezione è quello che gli allievi abbiano un’idea chiara dell’iter da seguire nel caso di paziente con deficit cognitivo e come collaborare con la figura del neuropsicologo
La tecnica nella gestione della seduta Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 20 formazione per quanto attiene lo sviluppo delle capacità empatiche per il buon andamento di un trattamento psicologico; conoscenza della teoria della comunicazione a livello generale (scuola di Paolo Alto Vatslvich) Raccordare l’inizio della terapia con la sintesi diagnostica, la restituzione al paziente ed il progetto terapeutico Fornire  i nuclei centrati della prima fase terapeutica nei suoi aspetti tecnici e relazionali
Presentare le fasi di evoluzione della psicoterapia, concentrandosi sulla prima fase ed il passaggio alla fase intermedia
Descrizione degli indicatori che chiariscono il passaggio alla fase espressiva della terapia. Approfondire i concetti di motivazione e relazione terapeutica . Analizzare le componenti emotive che caratterizzano l’andamento di una seduta e possono interferire con il corretto svolgimento
Psicoterapia delle nuove patologie adolescenziali Psicologia dello sviluppo 10  Forme di disagio che assomigliano a manifestazioni
psicopatologiche dell’età adulta ma che rappresentano una
variante parafisiologica dell’adattamento fase specifico
Noia, pessimismo, tendenza al ritiro sociale, vergogna, goffaggine,
provocatorietà, impulsività …
2. Manifestazioni psicopatologiche legate in modo specifico al, o
esacerbate dal, funzionamento adolescenziale
breakdown evolutivo, self cutting, tendenze antisociali, sindrome hikikomori…
• 3. Manifestazioni psicopatologiche che corrispondono ai quadri
diagnostici dell’età adulta
Psicosi, disturbi affettivi …
• 4. Aree di inibizione comportamentale e dell’esperienza
non sempre l’assenza di sintomi o comportamenti disadattivi è indice di
salute mentale. Da adulti disturbi d’ansia e depressivi.
obiettivo del seminario è quello di apprendere ed interrogarsi sui fattori scatenanti e la sintomatologia relativa ai fenomeni sociali trattati a livello del corso, indagando l’incidenza, le manifestazioni e le possibili cause, con il proposito di analizzare le risorse scolastiche, formative e socio sanitarie disponibili e instaurare un dialogo costruttivo tra le istituzioni/famiglie e psicoterapeuta per predisporre strumenti di intervento adatti a far fronte a una emergente crisi sociale.
analizzare nello specifico le vari fasi di un intervento terapeutico e gli strumenti utilizzati
Psicoterapia delle nuove patologie adolescenziali: casi clinici Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 Presentazione di casi clinici con simulate (Role Playing). Discussione e confronto. Comprendere il linguaggio con cui l’adolescente esprime il disagio, il disturbo
Trattamento analitico delle nevrosi. III Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 30 Necessità di una approfondita conoscenza della teoria di riferimento che caratterizza la formazione in campo psicologico al fine anche di mettere in campo una psicoterapia integrata.
Ciò presuppone la conoscenza di altre teorie di riferimento.
Si vuole fornire all’allievo una panoramica degli interventi da attuare sulla base della tipologia del paziente; panoramica che può includere anche la richiesta di collaborazione con altri professionisti.
Psicologia individuale III Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 10 Riepilogo dei concetti fondamentali della teoria di A. Adler e dei successivi sviluppi, sino ad oggi. Esemplificazioni cliniche Indicare le evoluzioni della Psicologia Individuale proposte negli anni fino al quadro teorico attuale e la sua utilità in ambito clinico, sia diagnostico sia terapeutico; utilizzare i concetti presentati senza universalizzarli, ma calarli nella realtà specifica dei casi
Tecniche nella psicoterapia infantile Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Presentazione della teoria adleriana nello specifico del trattamento dell’infanzia con riferimento ad altri approcci teorico-metodologici nell’ambito della psicoanalisi relazionale.  Il gioco ed il simbolo, come chiave di lettura e di comunicazione, in pazienti in età evolutiva.
Integrazione costante tra teoria ed esemplificazione della prassi clinica.
consentire agli allievi di apprendere le basi teoriche di del trattamento psicoterapeutico in età evolutiva.   Consentire agli allievi di saper utilizzare il gioco –e il simbolo- come base per instaurare un rapporto con il paziente evolutivo, capacità di saper “tradurre” in dati quanto i pazienti dicono attraverso il gioco stesso.
Tecniche nella psicoterapia infantile; casi clinici Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 10 Il seminario prevede l’attivo coinvolgimento degli allievi nella comprensione e nella discussione di un caso clinico presentato nella sua evoluzione. Consentire agli allievi di apprendere ad integrare l’approccio teorico con gli aspetti metodologici del trattamento.  – aiutare gli allievi a tracciare progetti terapeutici a partire dai dati diagnostici di ogni singola situazione
Elementi di psichiatria Psichiatria 10 Caratteristiche dei pazienti con OBP e BPD. Presentazione di casi clinici. Fondamenti diagnostici e rudimenti del trattamento psicodinamico di pazienti borderline. Conoscenza degli elementi per una diagnosi efficace e dei principi di trattamento psicodinamico nella fase iniziale, centrale ed avanzata.
Psicosessuologia clinica Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Brevi cenni storici della sessuologia clinica. Lo studio della sessualità umana; le disfunzioni sessuali; l’intervento sessuologico tra educazione sessuale e psicoterapia. Acquisire conoscenze di base in sessuologia clinica; essere in grado di esplorare la domanda sessuologica nella pratica clinica; essere in grado di conoscere le diverse tipologie di intervento rispetto alle problematiche sessuali.
Psicologia analitica Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici 15 Presentazione della vita di Jung e della nascita della psicologia analitica;
Excursus storico, dalla nascita della psicologia analitica ad oggi.
Revisione sull’DSM V dei sintomi e sindromi elencate a valutazione critica di esse alla luce di una assenza di paradigma psicodinamico di riferimento
 Aumento della capacità critica rispetto alle richieste operate dal mercato psicoterapeutico. Conoscenza di altre teorie psicologiche.
Psicopatologia psicodinamica Psicopatologia 10 Presentazione e confronto tra le teorie sulla struttura di personalità di Kernberg e della scuola francese, l’inviduazione e discussione sui criteri diagnostici per la diagnosi sulle strutture di personalità. Saranno presentate le modalità di intervento psicoterapeutico differenziato in relazione alla diagnosi strutturale effettuata. In particolare saranno illustrati gli interventi relativi alla fase di accoglienza e formazione dell’alleanza terapeutica, del contenimento supportivo, del contenimento espressivo ed infine dell’analisi. fornire agli allievi la conoscenza dei criteri per individuare le diverse strutture di personalità
fornire le conoscenze di base l’elaborazione di una psicodiagnosi strutturale
fornire una conoscenza relativa agli interventi clinici del terapeuta in psicoterapia
fornire le conoscenze di come possono essere utilizzati i diversi interventi clinici in relazione della fase terapeutica
Psicopatologia psicodinamica: casi clinici Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 Presentazione di casi clinici con simulate (Role Playing). Discussione e confronto con particolare attenzione alla struttura di personalità. approfondire la conoscenza dei concetti teorici . A seguito delle simulate si effettueranno delle discussioni sui casi clinici trattati ed elaborazione del progetto terapeutico.
Approfondimenti e aggiornamenti continui alla professione. Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 25 Presentazione di dati e di ricerche effettuate in campo psicologico che richiedono una valutazione critica ed adeguate strumentazioni per quanto attiene le nuove patologie. Esercitazioni pratiche e presentazione casi clinici. Capacità di cogliere i cambiamenti culturali e sociali che portano alla nascita di nuove patologie, attenzione critica sul contesto sociale. Fornire strumenti aggiornati e incrementare la capacità di utilizzarli.
Gruppo di formazione permanente in psicoterapia evolutiva III Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Attraverso la presentazione di casi clinici si approfondiscono le tematiche inerenti:
-il mondo interno del bambino -area cognitiva, emotiva e relazionale- all’interno del contesto relazionale famigliare ed allargato, nella dimensione storica e progettuale.
– Gli aspetti relazionali all’interno del setting terapeutico.
– Le tecniche di intervento (gioco, disegno, attività psicomotoria),
– le tecniche espressive specifiche (canto, teatro, ecc.)
– il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
-gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
-Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi.
-il progetto terapeutico
Si privilegia la dimensione esperienziale sul piano relazionale e tecnico attraverso momenti di vissuto e sperimentazione attiva in diverse situazioni all’interno del gruppo (comunicazione con oggetti mediatori, gioco ecc.)  Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori ecc..
Gruppo di formazione permanente in psicoterapia adulti III Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Ad ogni incontro sono presentati, attraverso il racconto di un caso clinico, gli aspetti salienti della tecnica di conduzione di una psicoterapia con un soggetto adulto. Focalizzazione delle seguenti tematiche: Dalla psicodiagnosi al progetto terapeutico Il contratto e l’alleanza terapeutica La costruzione e il mantenimento del setting, il mondo interno e il mondo esterno: rapporto tra realtà oggettiva e soggettività. Tecniche espressive e tecniche supportive; ricostruzioni, chiarificazioni e interpretazioni Il transfert e il controtransfert
Esercitazione pratica attraverso l’elaborazione di casi clinici portati dal docente o dagli allievi – sollecitazioni e dibattito con – e tra gli allievi
Fornire agli allievi la possibilità di confrontarsi sull’applicazione della tecnica e della metodologia psicoterapeutica – organizzare i dati della sintesi psicodiagnostica al fine di progettare il percorso terapeutico – fornire una esperienza di supervisione relativa alle singole sedute di psicoterapia, alla gestione del paziente ed agli interventi del terapeuta
Capacità di effettuare una sintesi psicodiagnosi, capacità di effettuare un progetto terapeutico, saper gestire la seduta con un paziente.
Supervisione Supervisione – Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta 5 Durante la supervisione individuale viene preso in considerazione il vissuto dell’allievo rispetto sia al programma formativo sia alla sua esperienza nella sede di tirocinio sia anche il suo vissuto rispetto al gruppo classe e a quello personale. Gli obiettivi formativi sono principalmente la conoscenza delle teorie di riferimento con particolare attenzione alle inclinazioni e capacità personali dell’allievo. Nel corso della formazione, l’allievo deve poter apprendere le metodologie testistiche finalizzate alla stesura del profilo psicodiagnostico dell’individuo, redigere un progetto terapeutico e avere i rudimenti della psicoterapia, che potrà affinare con l’esperienza
supervisione Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 20 Gli allievi portano i casi su cui lavorano in sede di tirocinio; tali casi possono riguardare pazienti in età evolutiva, adolescenza e adulti. Dopo la presentazione del caso si passa al confronto ed alla discussione in gruppo. F1 Gli obiettivi formativi sono variegati e trasversali: incremento della professionalità e approfondimento della teoria per supportare la pratica. capacità di confronto e di collaborazione in equipe. Riconoscimento delle proprie capacità e dei propri limiti. al 3° anno
Supervisione Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche 20 vengono presentati casi clinici inerenti sedute psicoterapeutiche. Tali casi possono essere portati dagli allievi o, per esigenze di patologie specifiche, che gli allievi non hanno ancora avuto modo di trattare, vengono portati dal docente. Gli obiettivi rimangono quelli di incrementare la professionalità e le conoscenze sulle patologie.
Supervisione Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 30 presentazione di casi clinici con simulate e role playing. Dopo le simulate confronto in gruppo. accrescimento delle capacità attraverso l’immedesimazione nei ruoli di paziente e psicoterapeuta. Capacità di collaborazione, di elaborazione e rielaborazione critica.
Gruppi di approfondimento sui test Attività formativa pratica – Esercitazioni 50 Esercitazioni pratiche sui protocolli dei diversi test psicodiagnostici: Rorschach, Wartegg, Carta e Matita, Scale di intelligenza, CAT ecc.. Incrementare la conoscenza dei test psicodiagnostici, saper valutare quale test è più indicato in base alle caratteristiche del paziente; sapere quando somministrarlo. Essere in grado di valutare i dati emersi.

4° ANNO

385

ORE DI FORMAZIONE

90

TEORIA

295

PRATICA

150

TIROCINIO

Denominazione Attività Formativa Tipologia Attività Fromativa Ore Programma Obiettivi
Teorie della personalità IV Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 15 al quarto anno ci si concentra sull’utilizzo delle tecniche utilizzate nella seduta psicoterapeutica rispetto a  disturbi di personalità:  borderline, depressione maggiore, psicosi, antisociale, narcisismo, dipendente, etc. presentazione casi clinici con role playing Acquisizione delle tecniche psicoterapiche, nonché di consapevolezza relativa agli eventuali interventi di altre figure professionali nella gestione del caso clinico (psichiatra, neurologo, medico di base, logopedista ecc)
Indicare le evoluzioni della Psicologia Individuale proposte negli anni successivi fino al quadro teorico attuale e la sua utilità in ambito clinico, sia diagnostico sia terapeutico: Utilizzare i concetti presentati senza universalizzarli, ma calarli nella realtà specifica dei casi, in un’ottica psicodinamica e tenendo conto dei riferimenti alla psicopatologia
Psicoterapia della terza età Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Verranno sviluppati argomenti quali: le cure palliative, lo psicoterapeuta in equipe di cura, la comunicazione, ’accompagnamento durante la malattia, la relazione con il malato e la famiglia, l’elaborazione del lutto. Definire il ruolo dello psicoterapeuta in cure palliative, nel percorso del malato e della sua famiglia come modello di accompagnamento.
Psicoterapia delle dinamiche familiari Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici 10 Il seminario partirà dal concetto di Adler che ritiene che la soddisfazione di tutti i bisogni dell’uomo dipenda dalla soluzione dei problemi più importanti della vita, ovvero quelli legati alla cooperazione; essi rappresentano i legami dell’individuo con la vita sociale e sono classificati in problemi di occupazione, problemi concernenti le relazioni sociali in generale e problemi di amore e di matrimonio. Da questo principio si approfondiranno le dinamiche  di coppia proprie dell’approccio sistemico Confronto con gli allievi sui principi teorici inerenti i legami di coppia; conoscenza della teoria dell’orientamento della psicoterapia sistemicha, capacità di collegamento con altre teorie psicologiche e confronto con la teoria di riferimento individual psicologica della Scuola.
psicoterapia delle dinamiche familiari: casi clinici Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 supervisione casi clinici mediane role playing. Gli allievi simuleranno i casi trattati in tirocinio inerenti la tematica delle dinamiche familiari. Dopo la simulazione, confronto e discussione. incrementare la capacità professionale degli allievi, fornendo loro una panoramica più ampia del contesto psicologico, sensibilizzandoli sulle dinamiche che influiscono nella vita del paziente e, che quindi, devono essere prese in considerazione
Trattamento analitico delle nevrosi IV Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 30 lavorando sull’unicità dell’individuo, le tecniche di intervento devono tener presente le caratteristiche specifiche e uniche del soggetto. Ciò richiede un approfondimento della storia di vita e del contesto nel quale l’individuo è cresciuto ed ha origine la sua personalità. presentazione di tecniche e strumenti per una terapia individualizzata. Role playing di casi clinici in modalità di intervento. Conoscenza e confronto tra le varie scuole di pensiero e approfondimento di tecniche proprie dell’indirizzo individual psicologico. Capacità di utilizzare le tecniche che possono essere più efficaci nel setting psicoterapico.
Psicoterapia delle psicosi Psicopatologia 10 Il disturbo schizofrenico: prevalenza, semiotica, diagnosi differenziale e prognosi.
il modello psicopatologico: la vulnerabilità, gli eventi di vita, l’organizzazione della personalità.
La presa in carico del paziente schizofrenico; le psicoterapie individuali e le psicoterapie di gruppo.
la psicoterapia adleriana e le modalità di intervento
fornire agli allievi un modello clinico di riferimento per la comprensione del disturbo schizofrenico (prevalenza, semeiotica, diagnosi differenziale, prognosi) – fornire agli allievi un modello psicopatologico di riferimento per la comprensione del disturbo schizofrenico (vulnerabilità, eventi di vita, organizzazione di personalità) – fornire agli allievi strumenti la presa in carico del paziente schizofrenico in una dimensione psicoterapeutica – fornire agli allievi indicazioni per le psicoterapie individuali e di gruppo, verbali e analogiche, in base al funzionamento psicopatologico
psicoterapia delle psicosi: casi clinici Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 presentazione caso clinico e simulate di casi con pazienti che presentano disturbi psicotici Fornire agli allievi strumenti tecnici relativi alla psicoterapia psicodinamica adleriana (continuum intensivo-supportivo e mutativo-conservativo.) Capacità di tradurre la teorie in prassi operativa
Il supporto terapeutico nelle cure palliative Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Verranno sviluppati argomenti quali: le cure palliative, lo psicoterapeuta in equipe di cura, la comunicazione, ’accompagnamento durante la malattia, la relazione con il malato e la famiglia, l’elaborazione del lutto. Definire il ruolo dello psicoterapeuta in cure palliative, nel percorso del malato e della sua famiglia come modello di accompagnamento.
Il supporto nelle cure palliative: casi clinici Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 10 presentazione orale di casi clinici. Elaborazione dei dati e confronto. Discussione e rielaborazione. Simulazione di una terapia di supporto.  è per lo psicoterapeuta necessario conoscere la tipologia di un apporto terapeutico in caso di cure palliative. Conoscere le dinamiche che intercorrono tra il malato e la famiglia in particolar modo con le figure dei caregiver
Disturbi d’ansia, attacchi di panico e DOC Psicopatologia 10 Teorie sulla natura dell’attacco di panico, disturbi d’ansia e DOC
Strategie di intervento
Progetto terapeutico
Collocare la sintomatologia nel contesto della personalità specifica
Differenzia i sintomi
Scegliere tecniche di intervento
Disturbi d’ansia, attacchi di panico e DOC: esercitazioni su casi clinici Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 role playing casi clinici finalizzati al colloquio terapeutico: lettura ed elaborazione dei dati; confronto; stesura di un profilo e di un progetto terapeutico. tradurre in pratiche le nozioni teoriche acquisite. Saper effettuare un progetto terapeutico, saper condurre un colloquio terapeutico ai fini degli obiettivi richiesti
Psicoterapia di gruppo e socioanalisi Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Il Seminario presenterà la specifica metodologia di lavoro della Socioanalisi di gruppo maturata nella trentennale esperienza dei professionisti dell’istituto Adler con numerosi gruppi di pazienti. Sarà discussa la relazione con la metodologia delle principali forme di psicoterapia di gruppo. Differenze fra Terapia di Gruppo e Socioanalisi di Gruppo.
Bion e le leggi dei gruppi.  Adler ed il concetto di gruppo (terapeutico, psico-educativo, lavorativo…)
Il Seminario si pone l’obiettivo di far conoscere le potenzialità terapeutiche del lavoro della Socio-Analisi e la sinergia con i trattamenti di psicoterapia individuale.
I partecipanti potranno fare esperienza del coinvolgimento emotivo nei gruppi di socioanalisi proposti nelle simulazioni previste e maturare la consapevolezza dei dinamismi trasformativi nella relazione con i membri del gruppo
Capire quando utilizzare l’una o l’altra pratica, in base alla patologia del paziente ed al fatto che abbia o meno un pregresso percorso di psicoterapia alle spalle
Psicoterapia di gruppo e socioanalisi: supervisioni Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 10 Simulazioni di esempi pratici di pazienti mandati in un gruppo di Socioanalisi e modifiche nelle capacità elaborative e di relazione degli stessi da parte del terapeuta individuale. Maggiore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche di gruppo; discernimento rispetto a quale tecnica utilizzare a seconda dei casi clinici
Psicoterapia e religione Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 15 La presenza del “religioso” c’è o può esserci in modi differenti e talora anche al negativo. L’approccio è narrativo e psicodinamico. Verranno trattati gli approcci di Ricoeur, O. Gabbard e A. Adler. Si analzzerà del materiale clinico e da ciò si risalirà all’opportunità di ricorrere ad un quadro teorico di riferimento per poi tronare ai casi clinici per focalizzare l’interpretazione e l’intervento. In particolare verrano presentati protocolli TAT e Rorschach Offrire alcuni criteri interpretativi del tessuto religioso del paziente così da decifrare la sua possibile funzione all’interno della personalità, sia in senso terapeutico sin in quello di una ulteriore, non auspicabile, patologizzazione della sua condizione
Approfondimento e aggiornamento continuo alla professione Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 20 Presentazione di dati e di ricerche effettuate in campo psicologico che richiedono una valutazione critica ed adeguate strumentazioni per quanto attiene le nuove patologie. Elaborazione e rielaborazione secondo l’ottica individual psicologica. Esercitazioni pratiche e supervisioni casi clinici. Al 4° anno l’obiettivo è incrementare la prassi operativa al fine dello svolgimento della professione
La teoria individuale psicologica a confronto con altre teorie Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici 10 breve introduzione sulla psicoterapia breve strategica; la formazione della patologia ossessiva e ossessivo-compulsiva; la persistenza del disturbo; il cambiamento terapeutico: strategie e stratagemmi terapeutici Fornire strumenti in grado di sbloccare la persistenza dela patologia invalidante e guidare il paziente verso il raggiungimento di un nuovo equilibrio funzionale
Sedute di psicoterapia ad indirizzo strategico Supervisione – Registrazione audio o audio-video di sedute terapeutiche 10 vengono proiettate intere sedute terapeutiche; gli allievi verranno guidati dal docente nella comprensione di ogni singolo passo terapeutico. obettivo è che gli allievi possano assistere e comprendere una seduta terapeutica nella prassi operativa.
Supervisione Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 10 Confronto e supervisione su sedute di terapia affrontati in tirocinio. Visione di filmati a scopo formativo Conoscenza più dettagliata di aspetti teorici, incremento delle conoscenze della teoria della tecnica. Possibilità di monitorare l’andamento formativo degli allievi con attenzione al percorso nelle sedi di tirocinio.
Supervisione Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche 20 Confronto e supervisione su sedute di terapia affrontati in tirocinio Conoscenza più dettagliata di aspetti teorici, incremento delle conoscenze della teoria della tecnica. Possibilità di monitorare l’andamento formativo degli allievi con attenzione al percorso nelle sedi di tirocinio.
Supervisione Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche 40 Role-play e simulate su materiale clinico Monitorare la metodologia del cambiamento che deve essere in linea con gli obiettivi del programma terapeutico ed essere pronti a modificare le strategie qualora non evidenzino l’efficacia del trattamento
Supervisione Supervisione – Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta 5 Supervisione su casi clinici del tirocinio, sia in relazione alla psicodiagnosi che al trattamento
Rielaborazione e approfondimento clinico degli stimoli dati nei seminari teorici e nei vari laboratori
Risposte a specifiche esigenze dell’allievo, in base anche al momento formativo e al tirocinio effettuato
Gli obiettivi formativi sono principalmente la conoscenza delle teorie di riferimento con particolare attenzione alle inclinazioni e capacità personali dell’allievo. Nel corso della formazione, l’allievo deve poter apprendere le metodologie testistiche finalizzate alla stesura del profilo psicodiagnostico dell’individuo, redigere un progetto terapeutico e avere i rudimenti della psicoterapia, che potrà affinare con l’esperienza
Gruppi di formazione in psicoterapia adulti Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Ad ogni incontro sono presentati, attraverso il racconto di un caso clinico, gli aspetti salienti della tecnica di conduzione di una psicoterapia con un soggetto adulto. Focalizzazione delle seguenti tematiche: Dalla psicodiagnosi al progetto terapeutico Il contratto e l’alleanza terapeutica La costruzione e il mantenimento del setting, il mondo interno e il mondo esterno: rapporto tra realtà oggettiva e soggettività. Tecniche espressive e tecniche supportive; ricostruzioni, chiarificazioni e interpretazioni Il transfert e il controtransfert Fornire agli allievi la possibilità di confrontarsi sull’applicazione della tecnica e della metodologia psicoterapeutica – organizzare i dati della sintesi psicodiagnostica al fine di progettare il percorso terapeutico – fornire una esperienza di supervisione relativa alle singole sedute di psicoterapia, alla gestione del paziente ed agli interventi del terapeuta
Capacità di effettuare una sintesi psicodiagnosi, capacità di effettuare un progetto terapeutico, saper gestire la seduta con un paziente.
Gruppi di formazione in psicoterapia dell’età evolutiva Attività formativa pratica – Esercitazioni 20 Attraverso la presentazione di casi clinici si approfondiscono le tematiche inerenti:
-il mondo interno del bambino -area cognitiva, emotiva e relazionale- all’interno del contesto relazionale famigliare ed allargato, nella dimensione storica e progettuale.
– Gli aspetti relazionali all’interno del setting terapeutico.
– Le tecniche di intervento (gioco, disegno, attività psicomotoria),
– le tecniche espressive specifiche (canto, teatro, ecc.)
– il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo
-gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno.
-Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi.
-il progetto terapeutico
Si privilegia la dimensione esperienziale sul piano relazionale e tecnico attraverso momenti di vissuto e sperimentazione attiva in diverse situazioni all’interno del gruppo (comunicazione con oggetti mediatori, gioco ecc.)  Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori ecc..
Psicoterapia dei disturbi borderline Psicopatologia 10 Il programma del Seminario prevede una esposizione della evoluzione nosografico-clinica dei disturbi di personalità fino al DSM 5. Quindi una focalizzazione sul disturbo borderline, in primis attraverso una descrittiva delle dimensioni sintomatologiche, del decorso, degli aspetti eziopatogenetici. Verranno fornite le concettualizzazioni principali in ambito psicodinamico attraverso i principali Autori che si sono occupati del tema (in primis Knight, Kernberg, Gunderson, Bergeret, Kohut). Individuazione degli strumenti psicodiagnostici che possono contribuire ad una migliore definizione diagnostica Sul piano poi dell’intervento, anche attraverso esemplificazioni cliniche, verranno esaminati i processi comunicativi nella relazione con il paziente borderline e quindi nel rapporto psicoterapeutico.Caratteristiche dei pazienti con OBP e BPD Gli obiettivi del Seminario mirano a far comprendere le specificità della patologia in oggetto all’interno dei quadri clinici psichiatrici; in particolare negli aspetti differenziali rispetto ad altri disturbi psichiatrici e rispetto alla focalizzazione degli aspetti clinici più suscettibili di intervento terapeutico, psicologico e/o farmacologico.
Verranno forniti gli elementi per una diagnosi efficace e dei principi di trattamento psicodinamico nella fase iniziale, centrale ed avanzata.
Psicoterapia dei disturbi da dipendenze Altro insegnamento clinico pertinente (da specificare …) 10 Il seminario si propone di affrontare i temi relativi all’inquadramento del fenomeno nei suoi aspetti sociali, epidemiologici, clinici, e al trattamento, sia nella dimensione della presa in carico multiprofessionale nel sistema dei Servizi Sanitari che in quella specifica della relazione psicoterapeutica. Obiettivo principale del percorso formativo è favorire la conoscenza e la riflessione sulle problematiche cliniche relative al disturbo da gioco d’azzardo e alle dipendenze tecnologiche, in particolare sulla relazione terapeutica con i pazienti addicted, in un’ottica psicoanalitica.
La proposta formativa mira a favorire un approccio alla clinica delle dipendenze che tenga conto della complessità che caratterizza queste patologie, che può richiedere allo psicoterapeuta un’integrazione del suo intervento con quello di altre professionalità in un’ottica multidimensionale.
Particolare attenzione viene posta ai temi dell’adattamento, le difese incentrate sul comportamento additivo, gli obiettivi della terapia nelle diverse fasi del processo terapeutico.
esercitazioni su casi con disturbi da dipendenza Attività formativa pratica – Esercitazioni 10 Il DGA viene trattato nel contesto più ampio dei “Disturbi da dipendenza e correlati all’uso di sostanze”, con approfondimenti sul gambling on line e  sulle dipendenze tecnologiche e da Internet. Sviluppo di un’attenzione specifica sulle modalità relazionali e sulle dinamiche familiari osservabili nel quadro psicopatologico.
Acquisizione di elementi di base sulla psicoterapia a orientamento psicodinamico con i pazienti  gamblers
Psicoterapia dell’età evolutiva Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche 20 Il seminario prevede, a partire da un confronto sulle competenze acquisite e sulle problematiche aperte in questo ambito (ad indirizzo individual psicologico), un approfondimento relativo a:

• Il lavoro con i genitori, parallelo al lavoro terapeutico con il minore
• il lavoro di rete
• il lavoro terapeutico in gruppo secondo la metodologia dello psicodramma in età evolutiva di Hanna Kende
• la funzione terapeutica

o approfondire la consapevolezza relativa alla conduzione della seduta individuale e di gruppo
o  lavorare sulla consapevolezza degli aspetti relazionali, transferali e controtransferali in gioco nella relazione terapeutica e nella collaborazione/interazione con i colleghi responsabili del lavoro di rete e con i genitori
o Incrementare l’interesse al lavoro personale e professionale in questo ambito secondo la specificità dell’intervento in età evolutiva
Psicoterapia dei disturbi borderline: supervisione casi clinici Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche 10 supervisione casi clinici di casi trattati dagli allievi nelle sedi di tirocinio che presentano disurbi border line di personalità incrementare la conoscenza specifica dei disturbi di personalità con particolare attenzione ai disturbi borderliner.